le mie poesie
poesie e riflessioni nella lingua che ci hanno insegnato
in queste pagine puoi trovare alcune delle mie poesie in lingua italiana
sabato 17 dicembre 2016
venerdì 18 aprile 2014
la strombola
La
strombola
C’è sempre un ciclista,
da noi era Tosello,
che avanza consunte
le camere d’aria.
Le tieni lì,
una toppa ci può
ricavare
un buco ci può
riparare.
Oppure le tiene per
noi.
Noi chi?
Noi novelli
frombolieri,
bambini, (oramai
bambini di ieri).
Se ne affettano
lunghe fettucce,
accuratamente, e
ruote di elastici
di gomma di camera
d’aria.
Poi sulla forcella,
levigata,
dal fico in giardino
donata,
si fissano, e alfine
un tassello di cuoio
accoglierà un sasso
rotondo
che noi, cacciatori
del mondo,
tra mille migliaia di
milioni
selezioneremo con
cura:
e rettili e anfibi,
da ora in avanti
avran vita dura!
Ermanno Volterrani, ottobre 2013
domenica 19 gennaio 2014
buio
Buio!
Si flette e trasmette la spinta
Si flette e trasmette la spinta
il trampolino e
mi libro nell’aria
nel flebile, tremulo
bagliore
di un generoso
spicchio di luna,
prima che un tuffo
nell’ignoto
mi avvolga.
Apro gli occhi
inutilmente
sul muro di pece
assoluta,
di pace assoluta
in un silenzio
assordante.
Assoluto timore dell’ignoto
intirizzisce le
membra
e paure ancestrali
di mostri marini,
di draghi, di elfi,
di gnomi, di lupi e
di orchi,
di falce,
che nero vestita
signora brandisce,
concretizzano
l’ombra.
Emergo e ringrazio
l’amica Selene,
finalmente luminosa,
rassicurante
quel tanto che basta!
Ermanno Volterrani, maggio 2011
mercoledì 1 gennaio 2014
domenica 22 dicembre 2013
ricordi
Emozionante, ieri sera presso la pieve romanica di Calci... ASPETTANDO IL NATALE
Ricordi
Si rincorrono luci
sull’albero
e tu, bambino, che
gridi,
pur gaio e felice,
mi metti paura!
Inutile il mio
tentativo in cerca di scampo:
strigli e scarruffi
il mio pelo fulvo,
e, alla fine, mi copri
di baci e carezze.
E non temo più!
Dai tira la palla!
Rincorro e poi
ruzzolo a destra e a manca
e tu corri con me;
un bastone lontano
riporto.
A rotoli sull’erba
brumosa
madidi ansiamo in un
solo respiro.
Un bagno di schiuma:
le coccole di mamma e
papà
in un morbido telo di
spugna.
Finalmente la pappa:
che buona!
Tra una macchina e
l’altra
si rincorrono nitide
immagini
sotto il sole
d’agosto
lungo il ciglio di
questa autostrada!
mercoledì 4 dicembre 2013
Soffitta
sui nasi rivolti
all’insù
e, con la scala a
pioli,
babbo ascende al
sottotetto:
anch’io lo seguo a
ruota.
Nella fioca luce
d’abbaino
compaiono tangibili
fantasmi.
Dal buio esige
attenzione
Lassie di pezza avvolto
nel nylon.
Una valigia di
cartone
pressato, marrone,
puntella una tavola su
cui
scatoloni, impolverati
dal tempo,
celano un mondo di
sorprese:
Dischi a settantotto
giri
di antichi poeti
cantori;
quadernetti a
copertina nera
di elementari di
vent’anni fa,
una trottola di legno
(ghiné, cambrì, seta da cuci’),
un orsacchiotto
impolverato,
il mio cavallo a
dondolo
con un orecchio sbreccato.
di storia, di
esperienza,
di un passato
presente,
saltuariamente.
Ermanno Volterrani,
marzo 2011
Premio Nazionale di Poesia “Astrolabio 2013”
Motivazione
di Andrea Salvini per l’assegnazione del
Premio Speciale della Giuria alla
lirica Soffitta di Ermanno Volterrani
L'Autore
ha racchiuso in questa lirica, dietro la rappresentazione di uno dei momenti
più solenni della vita infantile, ossia il «viaggio» in soffitta con il padre,
una soave meditazione sul tempo. La soffitta è lo scrigno del passato, dei
piccoli oggetti che non si usano più, ma che un tempo erano la nostra vita.
Nella loro rassegna scorgiamo la lezione del migliore Gozzano, ma in uno stile
più evocativo e in una chiave esistenziale diversa, lontana dal pessimismo del
poeta di Agliè, in cui si riscatta la dignità dei ricordi più umili.
Andrea Salvini
venerdì 4 ottobre 2013
Una giornata uggiosa
Ieri le maniche corte,
stamattina
l’ombrello:
un
fiore dischiuso.
E fulmini baluginano
rapidi
tra i
cumulonembi
e boati sconquassano
l’etere
e zefiro dirige
l’orchestra:
l’anteprima di giornate
uggiose
scandite dal
cadenzato
strisciar di
lumache
su scie di carta
stagnola.
Piovono lacrime
d’estate,
in questa giornata
bigia
d’improvviso
autunno.
Ermanno
Volterrani, settembre 2013
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